La storia e l'identità

La storia e l'identità

Una nuova classe dirigente per un Paese moderno

Missione

La nostra missione

Una nuova classe dirigente formata da giovani diventati adulti grazie a un percorso che li renda capaci di approfondire i temi della politica e dell'economia, i fatti della cronaca e le tendenze economiche e culturali della società, e di orientarsi liberamente grazie a un rinnovato e consolidato spirito critico.

Questo è l'ambizioso obiettivo che Progetto Città ha messo fin dalla nascita al centro della propria attività: promuovere l'impegno civile e sociale del Paese, grazie all'ascolto di un ampio ventaglio delle voci dei protagonisti ai massimi livelli di tutti i settori. Per realizzare questo obiettivo, senza mai cedere a lusinghe e sirene di appartenenze a partiti politici, Progetto Città ha organizzato e promosso, nel corso degli anni, una serie di incontri e corsi di formazione aperti ai giovani, con la partecipazione dei più illustri esponenti e rappresentanti della politica, della pubblica amministrazione, del giornalismo, dell'editoria, del mondo economico e finanziario, dell'impresa e della società civile. Ai componenti dell'Assemblea dei Soci sono riservati invece i seminari a porte chiuse con la partecipazione di illustri interlocutori, per un confronto aperto e approfondito sui temi più caldi dell'agenda economica e finanziaria.

Skyline Firenze

La nascita

Il Movimento Progetto Città è nato a Firenze nell’ottobre del 1995.
Nel corso degli anni ha conquistato l’attenzione dell’opinione pubblica come associazione trasversale che si è posta l’obiettivo di riavvicinare ad un impegno civile e sociale un numero sempre maggiore di giovani. La formazione di una nuova classe dirigente è diventata, come detto, l’attività principale del Movimento e la sua trasversalità ha consentito di proporre una filosofia di formazione attraverso il confronto fra le diverse opinioni.

Incontri Progetto Città

Gli incontri

Fin dalla sua nascita, il Movimento Progetto Città ha promosso una serie di incontri e dibattiti nel contesto di diversi cicli di appuntamenti.

Tra questi, il ciclo di incontri “I Giovani e la Politica”, che ha ospitato alcuni tra i massimi protagonisti della politica italiana, come Giulio Andreotti, Pier Ferdinando Casini, Massimo D’Alema, Gianfranco Fini, Franco Frattini, Luciano Violante, Giulio Tremonti e tantissimi altri.

Progetto Città

La Storia

La storia di Progetto Città prende forma un po’ di tempo prima del debutto ufficiale avvenuto nell’ottobre del 1995 a Firenze.

L’idea si sviluppa nella mente di un giovane studente di Scandicci, Andrea Ceccherini, allora segretario cittadino dei giovani socialisti di Firenze e presidente del Comitato per la Difesa dei Diritti degli Studenti Medi, che già dai banchi del liceo scientifico lancia le sue prime battaglie e provocazioni a favore dei giovani, suoi coetanei.

Siamo nel pieno del terremoto di “Tangentopoli” che sancisce la fine della Prima Repubblica ma anche il sogno di tantissimi giovani che si sono affacciati carichi di ideali alla politica. Andrea Ceccherini rivolge l’attenzione in particolare a due momenti fondamentali nella vita dei ragazzi: la scuola e il tempo libero. Scrive un pamphlet intitolato “Mai di lunedì!”, dall’efficace sottotitolo “cronaca scolastica di una battaglia vinta sui diritti che non sai” per raccontare la battaglia in nome di una ordinanza del 1971 che vietava le interrogazioni di lunedì. Poi fa uscire un opuscolo dal titolo accattivante “Scandicci by night. Tutto quello che puoi fare a Scandicci di notte”. Si tratta di un “libro bianco”. Di nome e di fatto: il volumetto è provocatoriamente composto da oltre un centinaio di pagine… bianche.

Il successo tra i giovani di queste iniziative spinge Ceccherini, radunato intorno a sé un manipolo di amici, a fondare l’associazione Giovani in Politica. È il primo nucleo di quello che, di lì a poco, sarà Progetto Città. Un nuovo modo di intendere l’approccio alla politica, un nuovo modo di dare sostegno ai giovani dopo il crollo della Prima Repubblica.  Tanto che tra i primi a comprendere la portata dell’iniziativa c’è uno dei più grandi protagonisti dell’Italia del dopoguerra: Giulio Andreotti. Il grande statista prende a cuore l’iniziativa, la sostiene, le apre una prima importante rete di relazioni. Sulla quale Andrea Ceccherini, con l’Assemblea dei soci e il consiglio direttivo, costruisce l’intelaiatura dell’attività di Progetto Città. Sarà una “palestra”, una scuola di formazione all’impegno civile e sociale. Come? Attraverso l’incontro e la testimonianza dei protagonisti ai massimi livelli, dalla politica al giornalismo, dall’economia alla pubblica amministrazione, dall’editoria all’impresa.

I primi dibattiti sono promossi come ciclo di appuntamenti dal titolo “I Giovani e la Politica”, a cui seguiranno poi gli incontri su “I Giovani e la Società” e gli appuntamenti dedicati al mondo del giornalismo.

Nell’ottobre del 1997 parte la prima sessione del Corso di formazione politica, che ha per tema i primi cinquant’anni di storia della Repubblica. Con Giulio Andreotti, partecipano Nilde Jotti, Antonio Cariglia, Domenico Fisichella, Giorgio La Malfa, Claudio Martelli e Valerio Zanone. L’anno successivo, maggio 1998, il secondo corso: la comunicazione politica, che ha come docenti i politici e i protagonisti dell’informazione. Ancora Giulrtoli, Donatella Dini, Vittorio Feltri, Paolo Franchi, Mino Fuccillo, Antonio Lubrano, Curzio Maltese, Clemente Mimun, Augusto Minzolini, Guido Quaranta, Vittorio Sgarbi, Fabrizio Summonte, Mauro Tedeschini, Marcello Veneziani e Bruno Vespa. Nel marzo 1999  Vannino Chiti, Lamberto Dini, Franco Frattini, Alberto Ruffo, Francesco Storace e Lapo Pistelli.

Il successo è vasto, il grande salto nell’aria. Avviene l’anno successivo: nel giugno del 2000, grazie all’entusiastica risposta di due editori Cesare Romiti per Rcs e Andrea Riffeser Monti per la Poligrafici Editoriale. Da Progetto Città nasce l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, che si propone di sviluppare lo spirito critico dei giovani per farne cittadini di domani attraverso uno strumento didattico consono ai tempi: la lettura del quotidiano. Si crea una compagine sociale che vede la partecipazione di quasi venti grandi gruppi editoriali (l’ultima in ordine di tempo ad entrare è stata la Rai) e di circa trenta fondazioni di origine bancaria, oltre al sostegno di una decina di grandi aziende di importanza sociale. Il successo dell’iniziativa è enorme, i dati più recenti (anno scolastico 2013-2014) parlano di oltre 2,6 milioni di studenti coinvolti (tre su quattro nelle scuole superiori italiane) con oltre 44mila professori impegnati.

L’impegno di Progetto Città tuttavia non si esaurisce. L’attività continua nel rinnovato impegno di una squadra solida e motivata, composta in gran parte dagli entusiasti aderenti della prima ora. Continuano gli incontri, i seminari, i corsi di formazione: l’obiettivo-giovani resta sempre in primo piano, per stimolare l’impegno civile e sociale della futura classe dirigente del Paese.